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Il caos delle elezioni americane: come mai può capitare?

Joe Brunoli
9 min readJan 6, 2021

A molti dei miei connazionali americani piace pensare alla loro nazione come un paese eccezionale, un esperimento politico unico, diverso da tutto il resto. Per alcuni, questa è una buona cosa; gli Stati Uniti si distinguono in alto, come ha detto Ronald Reagan, “la città splendente su una collina”.

Per altri, invece, è una terra di eccezionale disuguaglianza, violenza, corruzione e avidità. E, negli ultimi 4 anni, un numero crescente di americani vede anche il proprio paese come unico — almeno nel mondo sviluppato — per la mancanza di fiducia nel proprio governo, nelle sue istituzioni rotte, nella sua incompetente amministrazione. Gli USA sono unici forse anche per la loro tempesta di teorie della cospirazione, tutte in competizione per spiegare le disfunzioni profonde in mostra.

Le recenti elezioni presidenziali hanno portato tutti questi problemi alla ribalta.

Perché gli USA non possono avere elezioni “semplici”?

Gli Stati Uniti sono particolari per molti versi quando si tratta di elezioni. In primo luogo, siamo l’unico paese industrializzato che toglie diritti a tanti dei suoi cittadini, negando loro il diritto di voto. In secondo luogo, per quanto riguardo coloro a cui è consentito votare, gli Stati Uniti hanno il tasso rispetto alla partecipazione degli elettori più basso di qualsiasi altro paese del “primo mondo” (di solito ± 50%).

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Joe Brunoli
Joe Brunoli

Written by Joe Brunoli

Joe is a Yank with dual US-EU citizenship and comments on trends, politics and more. Buy Joe a coffee here: https://ko-fi.com/euroyankee

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